lunedì 23 luglio 2007

Conciossiacosachè

Ed ecco all'opera Cristine Sonia Baraga, in uno studio per Conciossiacosachè.
Siamo ansiosi di ospitare un altro sviluppo del tuo lavoro!

domenica 22 luglio 2007

Afrore

Nell'afrore milanese, dopo la fine del festival Solo in Azione, ci dedichiamo allegramente
alla contabilità,
a Final Cut,
alla palestra,
alla bicicletta,
a myspace,
alla piscina,
al cinema. Ieri sera visione del buon "I testimoni" di Techinè.

A raccogliere nuove energie da spendere nelle prove di Cold, il prossimo novissimo spettacolo di Perypezye Urbane, in prova ad Agosto con la supervisione di Luis Lara Malvacias.

Una vacanza ai tropici no????

Come è andato il festival?


Lo Studio28 è ritornato alle sembianze di sala prove. Stanco, si riposa nella sua fresca umidità.

venerdì 20 luglio 2007

Kataklisma - Istruzioni per la Sopravvivenza

Pian piano stiamo raggrumolando le forze. Ecco il primo video della seconda parte del festival Solo in Azione.
Kataklisma, compagnia romana, il 17 Luglio 2007, ha portato "Istruzioni per la sopravvivenza". Rifletti spettatore, rifletti..

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domenica 15 luglio 2007

Jeremy Nelson reprise

Un'altra pillola del solo di Jeremy Nelson del 30 Giugno.

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Montaggio: Giuseppe Esposito

giovedì 12 luglio 2007

Circa 20 anni fa...

Rischierò di suonare off topic, ma vorrei reimmergermi nei vacui eighties, quando eravamo bambini...


Eravamo un gruppeto di quattro amici: Marco W., dodicenne proto nazi; Federico G., bullo da sballo; Carlo F., the genious; e io. Tutti nella stessa classe alle medie, in una scuola milanese super avanti, dove, pensate un po', erano di più gli esonerati da religione che quelli che la facevano, c'erano due ragazzi non vedenti per ogni classe (cercavano così di insegnarci a convivere con la diversità e con l'handicap), e si imparava pure a suonare uno strumento musicale. Marco e Federico suonavano la chitarra, Carlo il Clarinetto e io il piano. Avevamo 11 anni. Federico era il bimbo maledetto, tombeur de femmes, Carlo sapeva tutte le capitali del mondo, Marco aveva simpatie neo-nazi, ed io osservavo tutto dall'esterno con fare zen.

Naturalmente ci siamo tutti persi di vista.

Qualche anno dopo, però, ho incontrato Marco, coi capelli lunghi, gli occhialini tondi e la chitarra in mano. Ho pensato che il mito di Hitler gli fosse definitivamente passato.

Più tardi ancora ho visto Federico, vestito da dark, che limonava con un ragazzo, vestito da dark, in un locale un po' dark di Milano.

La sorpresa più grossa, però, l'ho avuta quando ho saputo che Carlo stava scalando le gerarchie di Alleanza Nazionale. Aveva una madre un po' kapo', è vero, ma lui a undici anni era sorprendentemente intelligente e sensibile, e sapeva pure tutte le capitali del mondo, e secondo me se le chiedi a La Russa lui non ti sa dire neanche i nomi dei cinque continenti. Ma questo forse è un mio pregiudizio.

Insomma, Carlo F. è in realtà Carlo Fidanza, ed è ora consigliere comunale, presidente del gruppo consiliare di AN. E la cosa che più mi sorprende è che ogni volta che si parla di omosessualità, leggo sui giornali le sue opinioni in proposito. Ormai ho un riflesso pavloviano per cui quando c'è una notizia su cose "omo", cerco disperato l'opinione del mio ex compagno di classe Carlo Fidanza. O forse è il mio super-io che mi vuole punire...

Ma che c'entra tutto questo con la danza?

C'entra, se parliamo di patrocini e contributi ad eventi culturali che il Comune, amministrato da Frau Moratti, promette e che poi all'ultimo minuto ritira con un colpo di spugna. Un po' c'entra, perchè se la cultura viene amministrata in questo modo allora quale operatore culturale potrà più fidarsi di Frau Moratti? Dovremmo tutti farci mille scrupoli e auto censurarci se vorremmo essere sicuri di non rimanere fregati all'ultimo minuto?

Torniamo a Fidanza. La questione che mi tormenta è che in fondo in fondo a me Carlo Fidanza è sempre piaciuto come testa pensante e ciò che dichiara ai giornali non lo trovo del tutto sbagliato.

Sgarbi, come assessore alla Cultura, non è del tutto in linea con la Moratti. Sgarbi fa delle cose un po' di sinistra, ogni tanto, tipo dare il patrocinio e contributo al festival del cinema gay lesbico e tipo mettere in piedi una mostra come "Vade Retro - Arte e Omosessualità". La Moratti, bigotta, asservita al potere ecclesiastico, ritira i patrocini e chiede a Sgarbi di purgare la mostra, rimuovendo un'opera sbeffeggiante Benedetto XVI e una raffigurante un uomo con genitali femminili, così come tutte le opere con riferimenti religiosi: censurando un evento culturale (Sgarbi si è non a caso ribattezzato Assessore alla Propaganda).

E' su questo che Fidanza ha perfettamente ragione: perchè non sostituiamo Sgarbi con un assessore più in linea con Letizia? Perchè i curatori della mostra e gli organizzatori del festival gay lesbico primo si devono sentire appoggiati dall'ente pubblico (e preparano i loro bilanci anche tenendo conto dei soldi che il Comune decide di destinare loro) e poi invece devono correre ai ripari dopo che gli è stato sottratto l'appoggio promesso?

Sempre Carlo Fidanza dichiara: "Peccato, la mostra avremmo dovuta farla (con tanto di Moratti's cut. ndr). Avremmo dimostrato che Milano sa coniugare apertura culturale e rispetto per la morale pubblica e la religione. Invece qualcuno ora giocherà sulla città della censura".
E il mio piccolo grande compagno delle medie ha proprio ragione: avrebbero dimostrato che Milano è aperta se avessero permesso l'apertura della mostra, ma non l'hanno fatto, e quindi la logica insegna che NON hanno dimostrato che Milano è aperta... Oserei dire che hanno dimostrato che Milano NON è aperta.

La Moratti, suor Moratti, sta seguendo le orme di Papa Ratzinger: sta ripristinando la messa pre-conciliare. Ha dato la possibilità ai fedeli milanesi di vedere veramente cos'è Milano: una città culturalmente in agonia. Vogliamo vederla morire, senza i tentativi da parte di Sgarbi di tenerla in vita. Che la Moratti vada fino in fondo. Andate fino in fondo vi prego!

Non preoccupatevi, in questa strada verso l'inferno ci sarà Fidanza a traghettare il nostro intelletto, ad illuminarci, a mettere in risalto, armato di logica ferrea, ogni singolo passo verso la distruzione della cultura, verso la teheranizzazione di una città che ama definirsi europea.

Mi raccomando.

Fiducia a Fidanza.


lunedì 9 luglio 2007

Trio Installazione del 7 Luglio

Intervista Jeremy Nelson

Ecco, come promesso, la videointervista a Jeremy Nelson, girata durante la sua permanenza a Milano e durante la sua performance nello Studio28.

Nei prossimi giorni metteremo on line un breve video della serata di sabato 7 luglio (Perypezye Urbane + Cadeaux Mainol).


Convertire la Danza in Energia Pulita

Trovato sul sempre utile Great Dance Weblog, un interessante video su un progetto di riconversione danzereccia in energia.

Nuove frontiere per lo Studio28?

martedì 3 luglio 2007

Immagini viste dall'alto #1

Sabato 7 Luglio, ore 20.30, presso Studio28 inaugurerà una serata intitolata Immagini viste dall'alto.

Progetto aperto ad accogliere performance ancora in fase di lavoro ed elaborazione di idee.
Performance presentate nella forma di work in progress, nella forma di immagini viste dall’alto che, come quest’ultime osservate in lontananza, non hanno ancora una forma precisa, sono ancora spazi da riempire o svuotare, in cui dimensioni e colori si aprono a tante suggestioni, aperte alle possibili interpretazioni anche del performer stesso. È ancora la sospensione in alto dell’idea prima dell’atterraggio al punto finale che ci affascina, il progetto non pronto, la bozza: la testa per aria! (Giuseppe Esposito)

Programma di sabato:

- Compagnia Cadeaux Mainol - Franca Ferrari > Progetto Variabile: I Giganti
con Marta Brunato e Marina Burdinskaya. Coreografia: Franca Ferrari

Progetto Variabile: VARIABILE è un “progetto di ricerca scenica”. Uno spettacolo innovativo, basato sull’improvvisazione. suscettibile appunto di variabili, ma sempre basato su una struttura di base su cui danzatori e musicista improvvisano seguendo le indicazioni della coreografa presente in scena come un direttore d’orchestra. Questi spettacoli assumono il senso di un concerto jazz e sono stati spesso definiti “musica visiva”.

- Compagnia Perypezye Urbane > Trio Installazione
con Marta Ciappina, Giuseppe Esposito, Giovanni Sabelli Fioretti

Trio Installazione: lavoro nato dalle suggestioni dei tre danzatori, continua a ricercare, elaborare, autoinventarsi, aggiungere e togliere elementi coreografici e scenografici. Pensate, è ancora alla ricerca di un titolo vero!

NELLA SERATA DI SABATO VERRANNO RICHIESTI AL PUBBLICO FEEDBACK, SUGGERIMENTI, ISPIRAZIONI, IN FORMA ORALE O IN FORMA SCRITTA/GRAFICA (fogli bianchi verranno distribuiti all'inizio della serata). Le compagnie ne faranno tesoro!!

Intaccare l'Accademia

Il nostro mitico Ufficio Stampa, Alessandra Botta di Mohole, ha compiuto l'arrembaggio all'Accademia, e siamo usciti, udite udite, su Danza & Danza, mensile di informazione sulla danza, che si occupa prevalentemente di Balletto e affini.

Evviva!

lunedì 2 luglio 2007

Trio installazione bis

il 27 giugno abbiamo riproposto Trio Installazione, con alcune variazioni scenografiche.
ecco qualche immagine dalla serata.
A breve videoriassunto della serata del 30 giugno, inaugurazione del festival Solo in Azione, con intervista a Jeremy Nelson!