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mercoledì 25 novembre 2009

lunedì 9 novembre 2009

Il muro, the wall, die mauer!

Courtesy of Aprileonline.


Die Mauer. The wall. Le mur.

In un video del videomaker Lutz Gregor una visione dal passato di quello che, di lì a poco, sarebbe capitato alla città del Muro. A Milano, Perypezye Urbane contagia l’Informagiovani di via Dogana e il Cinema Gnomo, dove questo straordinario documento sarà visibile lunedì 9 e martedì 10, dalle 10.00 alle 18.00.


Nel 1985, due giovani registi e videomaker tedeschi, Lutz Gregor e Gerhard Schumm, girarono un film che si rivelò profetico. Un wishfu

l thinking, verrebbe da dire, una profezia che si autoadempie, una pia illusione. Dopo solo quattro anni dalla realizzazione di questo breve e divertente film, il Muro si sgretolò e immagini di folle che lo scavalcavano e lo prendevano a picconate invasero le televisioni di tutto il mondo. Il mondo trattenne il respiro. Voi dove eravate? Io mi trovavo a Milano, stavo entrando nella mia adolescenza, e vedevo queste cose con uno sguardo curioso, erano cose da adulti, la politica, la Guerra Fredda, che mai veramente avevo capito. Qualche anno dopo sono stato a Berlino, un anno di Erasmus in Germania, erano i tardi anni ’90, e la prima sera fui invitato a un party in una casa di Prenz’l Berg, quartiere ora molto trendy della ex Berlino Est: la festa era in un appartamento al piano terra, dove il passaggio da una stanza all’altra era consentito grazie a buchi nel muro, dovevi abbassare la testa e inevitabilmente i pantaloni ti si sporcavano di calce. Non c’era elettricità, ma candele ovunque. Una scena molto gotica. A qualche chilometro di distanza Potsdamer Platz era un cantiere aperto, con operai che lavoravano 24 ore su 24 e le gru a popolare quello che per anni divenne il vero skyline della città. Ora l’unità delle due Berlino è cosa fatta e finita, a Berlino non ci sono più berlinesi, e i quartieri più malandati hanno subito una gentrificazione selvaggia.


Come ricordo di una Berlino che fu, e che stava per non essere più, ci soccorre questo bel lavoro in video di Gregor e Schumm. Una presa in giro, a dir poco. Persone che vanno e che vengono, che attraversano il confine liberamente, sorridendo, con naturalezza. Bambini che giocano con la sbarra del confine, lo Schlagbaum, persone che passeggiano nell’area di confine. Questo era assolutamente impossibile. A un certo punto questo muro di cartongesso viene giù, le torrette smantellate, sotto lo sguardo “a pesce” della polizei. La tipica cornice tonda che lo sovrasta viene sfilata dal muro come se niente fosse. “Tutti a casa!” sembano voler dire gli operai che, con la massima nonchalance, caricano il muro sui loro furgoncini e prendono a martellate i tetti della torretta di controllo.


Ma è tutto uno scherzo, ripeto, perchè il Muro, dietro ai compensati che vengono giù, si vede ancora, e la “palla” della Fernsehturm, enorme simbolo fallico del potere socialista, svetta ancora dietro ai tre metri e sessanta del Muro. Un documentario utopico, sul potere della visione e del suo destino. Un documentario girato da uno di quei videomaker che, anni dopo, riconosciamo come un grande regista sperimentale della Germania unita, Lutz Gregor. Gregor, infatti, comincia dal 1983 a interessarsi al mondo del documentario sperimentale e pian piano si specializza in quell’area dell

a videoarte che si interessa della connessione tra film e danza. I suoi film includono Kontakt Triptychon, del 1992, vincitore del Grand Prix Vidéo Dance di Parigi, Königskinder, del 2001, un magnifico lungometraggio di videodanza, vincitore del Festival International du Film Indépendant di Bruxelles, i Frankfurt Dance Cuts, del 2005, girati con 4 danzatori della compagnia di danza di William Forsythe. Ha collaborato con personaggi del mondo della danza del calibro di Rui Horta, Frederik Flamand, Mark Tompkins, Juan Kruz Diaz de Garaio Esnaola (danzatore feticcio di Sasha Waltz). Attualmente è un docente associato del programma D.A.N.C.E., la cui direzione artistica è affidata a Flamand, Mc Gregor, Preljocaj e Forsythe. Ma ovviamente Gregor non riesce a stare lontano dalla telecamera e continua a girare i suoi bellissimi film.


Oltre a questa interessante iniziativa di Perypezye Urbane, Milano dedica a Berlino una mostra a cielo aperto, nelle vie del centro, dal titolo “Plaza: oltre il limite 1989-2009”. Inoltre lunedì 9 Novembre alle 12, nel cortile interno del Palazzo Reale, una performance di arte contemporanea a cui prenderà parte, udite udite, anche il ministro della gioventù Giorgia Meloni: l’artista Dario Milana realizzerà un muro alto più di cinque metri che verrà fatto cadere alla presenza di tanti ospiti. Allo spazio Oberdan, dal 5 al 10 novembre, proiezione speciale di pellicole tedesche, tra cui il primo episodio di Heimat 3, kolossal con la firma di Edgar Reitz. Ancora all’Oberdan, nel foyer, martedì 10 inaugurerà una mostra fotografica di Lorenzo Capellini, “Al di là del muro”.


Naturalmente tutto questo per chi rimane a Milano. Per chi invece intende festeggiare da berlinese doc, basta dare un’occhiata a www.mauerfall09.de, un sito che raccoglie le oltre 80 iniziative organizzate dalla città più vivace d’Europa per ricordare se stessa e il giorno in cui la Germania divenne il “paese più felice del mondo”.


Una chicca: su www.twitter.com/fallofthewall si possono condividere i propri pensieri sulla caduta del muro e indicare quali sono i muri che ancora devono cadere.

mercoledì 18 febbraio 2009

Bentoglio giove - Ceresoli e Felician venere

Quando: Domani, giovedì 19 Febbraio, ore 18.00
Chi: Alberto Bentoglio (insegna Discipline dello spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato volumi e saggi su differenti aspetti e momenti della storia e dell’organizzazione del teatro e dello spettacolo italiano, lungo un arco cronologico che va dal Settecento ai giorni nostri)
Come: comodamente seduti - ingresso libero!
Cosa: Conferenza su “Milano, uno spazio per il teatro”(l’incontro si svolge nell’ambito della mostra “Solo in Azione Video”, e si concentrerà su come gli spazi teatrali e performativi istituzionali e non, riescano a (soprav)vivere in una città come Milano. E’ un incontro rivolto a tutti gli appassionati di teatro, di musica e di danza.)
Perchè: per ascoltare, riflettere e parlare di cosa succede agli spazi teatrali di Milano.


Quando: venerdì 20 febbraio, ore 18.00
Chi: Jacqueline Ceresoli + Luca Felician (Brillante e poliedrica figura all’interno del panorama artistico contemporaneo, curatrice, storica, critica e docente universitaria, Jacqueline Ceresoli è anche autrice di dirompenti testi sulla natura interdisciplinare delle arti visive contemporanee, tra cui “Ibridazioni, nuovi territori della scienza e della tecnica, dell'arte, della mente”, “Transdesign” e “La nuova scena urbana. Cittastrattismo e urban art”. Collabora con Flash Art e Arte.)
Come: comodamente seduti - ingresso libero!
Cosa: Citymediascape, città metalinguaggio delle arti visive contemporanee. L’incontro si concentrerà sulla peculiare ricerca della Ceresoli e di Felician sul tema del paesaggio urbano e della sua presenza all’interno delle poetiche di molti artisti e performer contemporanei. L’incontro è rivolto a tutti gli amanti dell’arte e della performance, a chi non si accontenta della solita “critica”, ai giovani artisti e agli artisti meno giovani.
Perchè: per vivere un'experience, diversa da tutte le altre.

venerdì 13 febbraio 2009

Ma perchè siete sempre così tanti?

Intanto, il 12 febbraio, allo Studio28...

















giovedì 5 febbraio 2009

Tutti allo Gnomo

Lo storico cinema vicino alla Cattolica di Milano, occupato ormai più che altro dalle lezioni universitarie, riprende vita, grazie a un intervento di ristrutturazione promosso dal Comune di Milano - Settore Tempo Libero.
Parole chiave del nuovo cinema sono: nuova scena internazionale, produzioni indipendenti, cinema di confine, video-arte.
E in questo progetto, ebbene sì, ci sono anche le Perypezye Urbane, che dal 28 al 30 Aprile, in occasione della Festa Mondiale della Danza, proporranno "Espressioni", una tre-giorni di videodanza.

mercoledì 28 gennaio 2009

Yes, we change

Come reagisce la Fondazione Cariplo alla crisi? Sembra bene. Avendo accantonato in periodi non sospetti un fondo per far fronte a possibili periodi di vacche magre, quest'anno sarà in grado di erogare attraverso i bandi circa 60 milioni di euri, proprio come l'anno scorso, e senza dare priorità ai servizi alla persona (la tipica tendenza nei periodi di crisi: prima le persone, poi l'arte), ma sostenendo come gli altri anni il settore Arte e Cultura.
6 i bandi per l'arte e la cultura, 3 dei quali diretti in modo specifico per chi lavora con le arti performative e la creatività, le cui erogazioni coprono per il 56% l'intero budget riservato ad Arte e Cultura.
Grosso slittamento semantico, valido per tutti i bandi, nel concetto di "obiettivo". Qual è l'obiettivo del tuo progetto? Dovrà essere un cambiamento. Un cambiamento nel mondo che ti circonda, nella società, nel panorama culturale in cui ti muovi. Cioè: il tuo progetto dovrà cambiare qualcosa. Molto Obama. Una sfida interessante.
Altre novità: il bando sulla creatività si trasforma in bando senza scadenza, quindi con un pre-progetto, un incontro tecnico e un progetto vero e proprio (i primi due passaggi non esistono nei bandi con scadenza). Etre dovrebbe uscire a metà febbraio. Caldo invito a partecipare a un solo bando all'anno. Cambiamenti tecnici nella rendicontazione, con nuove procedure di verifica affidate a un revisore esterno pagato per metà da te e dai tuoi partner, per metà dalla Fondazione. Ah! Date un'occhiata al sito, è completamente cambiato.

martedì 27 gennaio 2009

Ne resterà soltanto uno...

E mentre ieri sera, appollaiati nelle retrovie della Fondazione Pomodoro, consumavamo l'annuale rito dei Premi Ubu per il Teatro, nel mondo virtuale del nostro blog veniva decretata la locandina vincitrice destinata a rappresentare Solo in Azione VIDEO 2009.
And the winner is...

Premio Ubu come miglior attrice - Mascia Musy, in Anna Karenina di Lev Tolstoj (regia Eimuntas Nekrosius)
Premio Ubu come miglior attore - Alessandro Bergonzoni, in NEL, di Alessandro Bergonzoni
Premio Ubu come miglior regia - Massimiliano Civica, per Il mercante di Venezia, di William Shakespeare
Premio Ubu come miglior spettacolo straniero andato in scena in Italia - Fragments, di Samuel Beckett (regia di Peter Brook)
Premio Ubu come Spettacolo dell'anno - La trilogia della villeggiatura, di Carlo Goldoni, produzione del Piccolo Teatro di Milano, regia di Tony Servillo
Premio Ubu come miglior locandina per Solo in Azione Video - La numero 1, di Giuseppe Esposito (45% dei voti). Che riproduciamo fedelmente qui sotto.
Grazie a tutti i votanti!

venerdì 23 gennaio 2009

Piccoli hystrioni

Ieri sera, moderati da Antonio Calbi e dalla rivista Hystrio, alcuni piccoli spazi performativi di Milano e di Roma si sono ritrovati allo Spazio Tadini per parlare di teatro e politiche culturali. I milanesi: Teatro i, Contraddizione, Pim - autoreferenziali, noiosi, isolati, in crisi. I romani: RialtoSantambrogio, Furio Camillo, Consorzio Ubusettete - ruspanti, underground, frizzanti, in crisi pure loro ma con tante idee per risollevarsi insieme. Nel pubblico tanti altri piccoli spazi, ovviamente milanesi, ad ascoltare successi e insuccessi, buone e cattive pratiche di colleghi e amministratori comunali. Bilancio di Calbi, al termine dell'incontro: Milano-Roma 1-1. Ci permettiamo di correggerlo: Roma-Milano 3-0.

lunedì 8 dicembre 2008

mercoledì 30 luglio 2008

Solo in Azione 2008

Qualche immagine dall'ultima edizione del Festival Solo in Azione 2008

giovedì 26 giugno 2008

Solo in Azione - Preview #5

FESTIVAL SOLO IN AZIONE - 2008



Danza Contemporanea e Performance

My body is bored by answers (Deborah Hay)

1.2.3. Luglio 2008
ore 20.00


presso
Studio28
Milano

Via Moretto da Brescia 28

ingresso libero con tessera associativa (2 euro)

Gradita prenotazione allo 02 - 36559296


Il Festival Solo in Azione è arrivato alla sua seconda edizione. Dall'1 al 3 Luglio dieci performer si avvicenderanno nello spazio gestito dalla compagnia Perypezye Urbane, lo Studio28.

Spazio informale, low-tech, proteiforme, intimo, underground, lo Studio28 vuole dare allo spettatore la possibilità di concentrarsi sulla ricerca artistica del singolo performer. Questo è anche il focus di Solo in Azione, rassegna che vuole chiedersi (e chiedere) a che punto si trova la ricerca sulla danza contemporanea tra i giovani performer in Italia e in Europa. Dove sono i confini di ciò che è possibile esprimere, rappresentare, tratteggiare attraverso il corpo e gli strumenti di cui il corpo è dotato: il movimento e l'azione?

Deragliano dai binari già percorsi, smantellano gli argini dei codici contemporanei, questi dieci danzatori/performer/autori, rischiando di sembrare inconsueti e "out", di imbarcarsi in un percorso fallimentare, di toccare il pubblico e di lasciarlo solo, solo, per un attimo, con le proprie domande.

Solo in Azione, che partì l'anno scorso sotto i buoni auspici della danza contemporanea, aprendo con un solo del danzatore Jeremy Nelson, quest'anno accresce il rischio, complice la grande quantità di ottimo materiale giunto in risposta al bando pubblicato solo due mesi fa, e complice la grande affluenza di pubblico della prima edizione. Dieci progetti di ricerca italiani, nessuna stella della danza contemporanea, dieci stili diversi, come diverse le persone che li attraversano, con grande umiltà, dedizione e fantasia.


PROGRAMMA

1 Luglio
Lara Martelli (Berlino) . Dioniso
Giuseppe Esposito (Milano) . OG (Web I?) - Studio

Sara Biglieri (Principato di Monaco) . Left Over

2 Luglio
Claudia Galiazzo (Padova) . Abitudini - Studio
Elvira Frosini (Roma) . 'Nacosaprovvisoria - Studio

Alessandra Cristiani (Roma) . Irelallabye

Luna Paese (Roma) . Punteggio di Mobilità


3 Luglio
Cinzia de Lorenzi (Milano) . Elettrodebole
Cristine Sonia Baraga (Padova) . Lonelyonly - Studio
Valentina Picco (Vicenza) . Victor



Credits

Con il contributo e il patrocinio COMUNE DI MILANO - TEMPO LIBERO

Con il patrocinio
REGIONE LOMBARDIA - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia
C-DAP - Coordinamento Lombardia Danza e Arti Performative Contemporanee

Supporto Tecnico - ILARIA PATAMIA
Supporto video - CINZIA ESPIS

mercoledì 25 giugno 2008

lunedì 16 giugno 2008

venerdì 13 giugno 2008

Solo in Azione - Preview #1

Solo in Azione - arriva
1-2-3 Luglio 2008

mercoledì 21 maggio 2008

MementoMori

Fotografie di Rosa Ciano
inaugurazione
Mercoledì 4 Giugno, ore 19.00
la mostra rimarrà aperta fino a giovedì 19 giugno
dalle 18.00 alle 21.00

Tutto muore. Naturale. Ma prima di andare si perde in fragili dettagli.

MementoMori si concentra sulle cose effimere, accidentali. Non eterne. Oggetti interpretati come residui di corpi viventi. Ogni oggetto che troviamo è un enigma di forma, presenta un sistema morfologico da decifrare che ci riporta a fenomeni che l’hanno preceduto, al complesso di forme meccaniche cui esso appartiene.
Oggetti piccoli o domestici, dotati di un paesaggio interiore ordinario e passeggero, di un’apparenza che si modella in un processo naturale.
Memento Mori è un inventario di organismi addormentati che abitano uno stesso spazio. E’ il riscatto che devono pagare per i loro piccoli incidenti domestici.
Rosa Ciano

Rosa Ciano nasce nel 1973 a bari, dove vive e opera.
La sua attività di fotografa mette in scena l’inedita unione tra lo scarto prodotto dagli oggetti e le immagini mentali, rivelando l’autonomia di un linguaggio ”defunzionalizzato”, che mette in risalto proprietà passeggere, ciò che rimane quando si tenta la distinzione fra due cose uguali o quando si cerca di coniugare due cose diverse.
Fra le ultime mostre personali:
2007/Reliquiarum theca/atelier “la lucciola”/palermo
2007/”natura morta”/”Il pane e le rose”/bari
Fra le ultime mostre collettive:
2007/“la città multiculturale”/Varie sedi/Genova/torino/roma/milano/Venezia
2007/“portraits new trends”/primopianolivinggallery/lecce
2006/“tecnorganica -altre forme di vita-”/arena riciclotteri/bari
2006/“fotografica conversano 2006”/sedi varie/conversano - bari
Scrivono di lei:

“Al posto degli oggetti classici, troviamo qui scorie domestiche, dettagli insignificanti che si caricano di nuove e aperte identità. Più che l’aggancio ad una poetica contemporanea del rifiutoe dello scarto, dietro questa operazione c’è una sorta di “pensiero debole”, implicitamente alternativo al sistema delle immagini forti dei mass media. La scelta antiretorica di introdurre uno sguardo laterale nella banalità del quotidiano agisce infatti su un registro intimistico, non urlato, che fa leva sugli inganni della percezione, complice la macchina fotografica, per suggerire spessori e umori di realtà diverse.”
Antonella Marino – La Repubblica


“I suoi lavori rileggono in chiave tecnologica la tradizione delle “vanitas”, senza teschi o fiori recisi, ma attraverso gli occhi iponotici di un gatto o le gocce di pioggia coagulate tra i raggi di una bicicletta, o ancora nel rigagnolo rosso sangue che scorre tra le pieghe di una plastica sgualcita”

M.D.T. Il corriere della Sera

mercoledì 9 aprile 2008

Udite udite!

Lo STUDIO28 è da oggi provvisto di connessione wi-fi!
Portate i vostri portatili, i vostri laptop, iphone, blackberry, palmari, e chi più ne ha più ne metta, e sarete connessi per tutti i 170 metri quadri dello studio.
E anche nel bagno, che è meglio.

mercoledì 27 febbraio 2008

La critica di SRR

Caro Studio28,
EUREKA!
Ti dicevo che riscontravo una frattura tra la lunghezza d'onda delle altre didascalie in rapporto a quella dell'immagine della figura luminosa in nero, perchè lo scritto relativo a quest'ultima mi appariva un po' dissonante per la sua connotazione prevalentemente filosofica. E invece, ecco! Come la chiava di volta di una volta ogivale rappresenta una frattura di direzione fra l'andamento delle linee singole... ma proprio per questo... ne costituisce l'armonico compimento. Qui la luce che c'è genera il corpo che non c'è.
Silvana Romana Renata