Breve cronaca da Roma - Quando sbagli piazza...
Sono sempre un po’ noiosi questi resoconti dalle manifestazioni. Ma quella di ieri è stata diversa: perché è come se non ci fossimo andati. Ci siamo sorbiti 5 ore di treno e abbiamo sbagliato piazza. A leggere i giornali di oggi e a guardare i tg, apprendo di insulti ignominiosi al Presidente della Repubblica e al Papa, di facce livide di Furi Colombi vari, di persone che ritrattano, di politici che da dietro il parterre prendono le distanze da x e da y (che tra l’altro proprio loro hanno invitato) perché sono stati volgari ed eccessivi. Siamo stati in piazza Navona dalle 18.00 alle 21.30… ma mi sembra di aver sentito molto altro. Forse abbiamo sbagliato piazza e siamo capitati ad un raduno dell’Azione Cattolica? Ieri si è molto parlato di recuperare un senso di legalità che ormai è un “di più”. Si è parlato del dovere del cittadino di partecipare alla vita politica del proprio paese e di avere il coraggio di dire “no”, se “no” dev’essere. Si è molto (molto!) parlato di quello che sta succedendo nel nostro paese a causa di Berlusconi. Oggi la mia sensazione è di vivere in un manicomio, con tanti infermieri che, quando dici “non sono d’accordo” cercano di convincerti che sei solo un pazzo. O una persona volgare.
Mi sembrava che fino al giorno prima della manifestazione la questione fosse: riusciranno 3 persone e un micro partito a radunare almeno 10.000 persone in una piazza contro questo Governo? La risposta è stata – dopo aver riempito piazza Navona con 100.000 persone: avete infangato la repubblica. Siete spazzatura. Volgari!
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